
di Umberto Sarcinelli – L’Udinese riesce nell’impresa di far grande il Milan, regalando ai rossoneri la partita che forse darà loro la spinta per conquistare un posto nelle coppe europee. Tutti si aspettavano una squadra bianconera vogliosa di rifarsi dopo tre sconfitte consecutive, gare nelle quali, per almeno un tempo, aveva mostrato di avere qualità e capacità di recupero. Invece già di primi secondi di gioco c’è il banale errore, uno scontro tra Bjiol e Kristensen, che permette a Jovic di trovarsi davanti a Okoye. L’attaccante serbo sembra sorpreso di trovarsi subito li, a un calcio per segnare, e si fa parare il tiro. Il buon giorno si è visto, dunque, all’alba della partita e per 42 minuti l’Udinese ha rimediato alla sua giornataccia in difesa, complice anche un Milan che ha mostrato tutte le sue difficoltà che l’hanno portata fuori dalla zona coppe. Rujaic, senza Thauvin e Sanchez, con Davis non disponibile, sceglie Atta per supportare Lucca, ma il giovane francese spesso costretto a indietreggiare, a che sulla linea dei difensori e Lucca resta isolato, anche perché Ehizibue e Tamara, gli esterni devono stare attenti a Hernandez e Pavlovic. A centrocampo Fofana, Reijnders e Pulisic non hanno difficoltà a contrastare Lovric e Karlstrom, con Ekkelenkamp che presto scompare dal gioco. Al 42′, dunque, Fofana strappa un pallone a centrocampo a Lucca, tutta l’Udinese è sbilanciata in avanti e il passaggio a leso è facile, come il tiro, quasi un rigore in movimento: gol inevitabile. Tre minuti dopo da un calcio d’angolo scaturisce il raddoppio. E’ Pavlovic a svettare più alto di tutti e colpire di testa, con Okoye che stranamente n0on esce in presa alta.
Il riposo è triste per l’Udinese che non riesce a trovare motivazioni e aggressività per ribaltare il risultato. Comunque si vede qualcosa di meglio rispetto al primo temp0, una maggiore aggressività e concentrazione; ma in questi casi occorre sbilanciarsi in avanti e offrirsi alle ripartenze avversarie. E succede proprio così, l’Udinese sfiora il gol in una paio di occasioni, ma incassa i contropiede da Hernandez, al 74′ del secondo tempo, trovatosi solo davanti a Okoye dopo un mancato intervento di Bijol e all’81’ quando Leao, pescato da Abraham, davanti a Okoye alza il pallonetto sul quale Reijnders ci mette il piede e la firma sul 4 a 0.
Da segnalare la sfortunata partita di Mignan. Il portiere fischiato dai tifosi bianconeri ogni volta che toccava il pallone, a dieci minuti dalla fine si scontra con il compagno Jimenez uscendo fuori area incontro a Kamara. Il portiere resta a terra e subito si capisce che non è una semplice botta. Entrano i barellerei e viene portato in ospedale per accertamenti. Le prime notizia sono c0nfortanti, mentre Jimenez non ha avuto bisogno dei interventi medici.