Vai al contenuto

Udinese, la prima uscita è una buona premessa

  • 3 min read
La prima formazione stagionale dell’Udinese

di Umberto Sarcinelli – Chi sperava di vedere una goleada e un’Udinese scintillante alla prima amichevole stagionale, poteva tranquillamente rimanere a casa. Chi, viceversa, voleva verificare lo stato iniziale della preparazione di una squadra ancora incompleta, ha tratto confortanti indicazioni. L’Optajia/Abbazia sul campo di Fagagna si è dimostrata una test impegnativo e probante. Squadra militante alla seconda serie croata, la squadra di Bogolin è già avanti nella preparazi0one, presenta molti gi0ovani e soprattutto ha un’organizzazione tattica e di gioco disciplinata e attenta. Rujaic schiera una formazione  con Pizzarro e Bravo in attacco, a centrocampo il nuovo arrivato Camara e Barillari con Atta e Karlstrom a giocare a tutto campo e Brenner in supporto alle punte. In difesa soluzione a quattro con Solet e Palma centrali con a fianco Ezinbhue e Kamara. Si vede subito che la preparazione atletica e la brillantezza è ancora lontana da una forma accettabile, ma la squadra esegue bene i movimenti e mostra attenzione, pur nelle mi decisioni, a svolgere i temi tattici, in particolare il possesso palla finalizzato alle verticalizzazioni. IN questo senso Bravo e Atta sono a loro agio, Pizarro, ancora appesantito, meno. Brenner, sul quale si puntano gli occhi per verificarne forma e soprattutto propensione al gioco di Runjaic, lascia ancora qualche dubbio, ma è suo al terzo minuto il passaggio illuminante in area per Atta che non ha difficoltà a battere il portiere Prskalo.

L’Udinese sembra accontentarsi, controlla col gioco, cerca un pressing alto, bada a tenere palla e costruire azioni con logica geometrica, ma scarsa preparazione non consente di chiudere le azioni. Oltretutto mancano Thauvin e Davis, cioè il vero potenziale d’attacco udinese. L’Opatjia approfitta quindi degli errori bianconeri e al 34′ la difesa si fa sorprendere da una combinazione che porta Stojanovic a calciare un diagonale che sorprende Okoye.

L’Udinese sembra non accusare il colpo e al 41 Bravo si segnala con una spettacolare sforbiciata dal limite che sfiora la traversa.

Nella ripresa Runjaic cambia tutta la squadra inserendo praticamente tutti i giocatori a disposizione. Giocano Paffundii e Bayo in attacco, con Ekkelenkam a supporto, a centrocampo Lovric e Zarraga con Ballarini, mentre la difesa davanti a Sava vede schierati Kabasele e Buta centrali con Modsto e Zemura ai lati. La manovra sembra più fluida, con  gli avversari schiacciati nella loro metà campo. Bayo si muove bene, ma non riesce a trovare la stoccata sottoposta, Pafundi è ancora lontano dalla brillantezza consueta, a differenza di Ekkelenkamp già a suo agio; al 17′  con un tiro da lontano di Horvat colpisce la traversa. Traversa anche per  Zemmura, al 38′, che si conferma ottimo tiratore. L’Udinese preme molto, Prskalo e poi Pezelj non posso o stare tranquilli, anche se la precisione dei bianconeri non è certo da record,  e davanti a loro la difesa fa letteralmente muro, al 41′ l’ultima occasione da gol è per Pejicic (subentrato  a Modesto) che calcia alto dopo aver superato due avversari in dribbling.

Una buona amichevole che  lascia Runjaic soddisfatto prima della partenza per il ritiro austriaco di Lienz.

Cliccando qui sopra per inviare questo modulo, sei consapevole e accetti che le informazioni che hai fornito verranno trasferite a AlpeAdriaSport.it per il trattamento conformemente alle loro condizioni d'uso.

Leggi la nostra Informativa sulla privacy per avere maggiori informazioni.

Skip to content