Vai al contenuto

Alla bella Udinese manca solo un gol

  • 3 min read
La curva nord dell’Udinese

di Umberto Sarcinelli – Intensità, aggressività, lucidità, idee. Aggiungete Sanchez e Thauvin ispirati e capirete perché i 22 mila spettatori si siano molto divertiti alla Bluenergy Arena. Il divertimento si sarebbe tramutato in gioia pura se  fosse venuto anche almeno un gol, ma Runjaic non aveva a disposizione né Lucca né Davis. Direte: e l’avversario? Era l’Atalanta dei miracoli, una delle squadre che segna di più in serie A, ma in campo si è vista solo l’Udinese, una squadra solida, organizzata, finalmente, rispetto a altre partite, estremamente determinata. Gasperini, non può disporre di Retegui e Quadrado, ma mette in campo una formazione altrettanto solida nella sua struttura, tenendosi Bresciani, Zaniolo e Samardzic in panchina, per dare nel corso della partita quella che spera la mossa decisiva a conquistare i tre punti. Runjaic non ha i suoi centravanti e schiera Thauvin e Sanchez di punta, assegna a Payero un compito più offensivo  e chiede a tutti movimento. L’Atalanta cerca l’uno contro uno, ma non ci sono punti di riferimento, i bianconeri creano quello che nelle manovre militari dei tempi della cavalleria si chiamava caracollo, cioè una sarabanda continua che non dà tregua ai difensori.

Manca, però, il colpo del ko e nel calcio si vince non i gol, non con i punti dei giudici; senza dimenticare la fortuna che nel gioco del pallone ha la tolleranza di millimetri e di pochi gradi d’angolo: un palo di Bjiol e una traversa di Sanchez sulla ribattuta hanno segnato il discrimine tra la vittoria e il pareggio. parlando di punti non dobbiamo dimenticare i dieci di sutura che sono stati applicati alla fronte di Djimsiti che si è procurato una larga ferita al 23′  che l’ha costretto a abbandonare la contesa, lasciando il posto a Hien. Un cambio che non ha influito sull’andamento della partita, perché l’Udinese ha giocato con grande intensità e concentrazione, raddoppiando con velocità le marcature, recuperando palla celermente e soprattutto  con una grande attenzione. Infatti, per la prima volta in questo campionato non c’è da registrare il minimo errore in difesa e a centrocampo, che nel passato era costato carissimo. In questo il contributo dei due attaccanti che pressavano alto è stato decisivo.

Ora molti si chiedono quando Runjaic schiererà davanti a Sanchez e Thauvin una prima punta, Lucca o Davis, specialmente dopo due gare chiuse senza subire gol e con una crescita costante in presenza e personalità di Atta a centrocampo. “E’ una possibilità – ha risposto Runjaic – ma se difendiamo a tre devo togliere un centrocampista e non sempre è conveniente, dipende dalla crescita della squadra e dagli avversari, comunque è un’opzione che teniamo presente”.

Le ultime prestazioni hanno rinfocolato i sogni di una classifica che porti a qualificarsi per le coppe europee, ma l’allenatore ha ribadito gli obiettivi della società: “No, ora non siamo in grado di puntare all’Europa. Guardiamo le statistiche, quanti punti dovremmo fare? Dovremmo avere una continuità da grande squadra e altre formazioni si sono attrezzate proprio per questo risultato. Il nostro obiettivo è lavorare per migliorare ancora e preparare le condizioni per puntare in alto”.

 

Cliccando qui sopra per inviare questo modulo, sei consapevole e accetti che le informazioni che hai fornito verranno trasferite a AlpeAdriaSport.it per il trattamento conformemente alle loro condizioni d'uso.

Leggi la nostra Informativa sulla privacy per avere maggiori informazioni.

Skip to content