
di Umberto Sarcinelli – L’Udinese ferma la corsa verso la Champions League del Bologna e mette fine alla striscia di cinque sconfitte consecutive. Prima o poi doveva accadere che i bianconeri ottenessero un risultato utile, o che il Bologna avesse una battuta d’arresto nella sua entusiasmante corsa. Prima o poi Davis doveva tornare in campo a dare profondità e pericolosità alla sua squadra. E’ accaduto e se quest’ultima sia la causa è tema di chi viviseziona le partite per mostrare la propria bravura di tecnico da divano.
In effetti l’Udinese non ha fatto miracoli per ottenere un risultato positivo contro una squadra in splendido periodo di forma, semplicemente non ha commesso clamorosi errori, è riuscita a mantenersi concentrata e intensa per tutta la gara, ma soprattutto ha trovato la davanti un giocatore, Davis che può trasformare un lancio in occasioni d’attacco. E la prima dimostrazione la si è avuta al sesto minuto quando ha ricevuto il pallone al limite dell’area, l’ha addomesticato e ha preparato il tiro che ha colpito la traversa. Da questo episodio, per alcuni sfortunato, l’Udinese ha preso coscienza dei suoi mezzi e della sue potenzialità, costringendo spesso il Bologna in affanno.
Senza Bjiol Runjaic ha schierato, un po’ a sorpresa, al centro della difesa a quattro Kabasele che ha indossato anche la fascia di capitano e ha ricambiato la fiducia del tecnico con una prestazione molto positiva.
Runjaic ha anche dimostrato chiaramente che parlare di moduli e schieramenti è un esercizio solo accademico: l’importante è che la squadra si muova secondo un programma preciso e sia in grado di adattarsi all’avversario. Certo, con una sola punta come Davis è stato più facile, perché Payero, Atta, Ekkelenkamp (finoal 36′ del primo tempo, poi sostituito per infortunio da Modesto) e Karl,strom si sono inseriti bene imm avanti sfruttando le sponde dell’inglese.
Nella ripresa Italiano ha dovuto cambiare qualcosa davanti e a centrocampo per avere un po’ di reazione, specialmente da Pobega e Cambiaghi che hanno sostituito gli espunti Freuler e Dominquez. Con forze più fresche il Bologna ha riequilibrato il possesso palla e a tratti prevalere a centrocampo, ma quanto a occasioni da gol si è limitato alla traversa di Orsolini su punizione e a un colpo di testa altissimo su un’ottima sponda di Dallinga. Ma l’udon est nel finale poteva passare con Payero e Lovric. Ci sarebbe anche da sindacare su un fallo di mano in area bolognese sul il sempre incerto Maresca non ha ritenuto di soffermarsi.