di Umberto Sarcinelli – “Abbiamo giocato male e perso meritatamente contro l’ultima in classifica” Kosta Runjaic é particolarmente arrabbiato per la prestazione negativa dei suoi giocatori e per una sconfitta che smentisce le sue dichiarazione alla vigilia di voler dedicare una vittoria che sulla carta appariva sicura, ai propri tifosi. Il calcio, invece, è ancora quel gioco meraviglioso nel quale non c’è risultato scontato, nel quale le componenti psicologiche e il caso (i famigerati episodi) possono determinate l’impossibile. Il Monza, già retrocesso, aveva vinto solo due partite e rischiava di scendere in serie B con il record negativo di punti per una squadra di serie A.
L’Udinese che entra in campo è disegnata senza il righello, a volte si schiera con quattro difensori tre centrocampisti e due uomini affiancati alla punta Davis. Si potrebbe azzardare un 4-3-3 per i “talebani” del modulo. In realtà Atta si sceglie la posizione che più gli ispira il momento, Payero aumenta la frequenza dei suoi inserimenti in area, Zarraga che di fermare il gioco avversario fin dall’area piccola monzese, Modesto sta alto a destra, Tamara sembra ispirato nel cross. Ma in tutto questo movimento, che costringe la squadra di Nesta nella propria metà campo, c’è qualcosa che non torna: manca determinazione sotto porta, si cerca troppo la giocata di fino, il colpo spettacolare. 10 tiri contro zero nel primo tempo non sono una statistica positiva se nessuno di questi va in porta a Pizzignacco svolgere principalmente il lavoro di rimettere il pallone in gioco.
Nella ripresa qualcosa cambia. Intanto Bijol deve dare forfait per un colpo ricevuto in un’azione palesemente in fuori gioco del suo avversario e la cui sanzione è arrivata con il ritardo Far (anche se non ce n’era bisogno, vista l’evidenza dell’azione) In questo caso le disposizioni arbitrali penalizzano chi subisce l’infrazione (lo avremmo visto anche in un altra occasione); al suo posto Kristensen diventa centrale con Solet e al loro fianco Modesto e Kamara, mentre Lucca sostituisce Zarraga per dare più peso all’attacco. L’Udinese preme, cerca spesso la conclusione ma non segna e così Birindelli approfittando di un intervento a vuoto di Soley s’invola verso Okoye, entra in area e calcia: il p0alo respinge il suo tiro sul quale si avventa in scivolata capace che segna di spalla. Un tiro dei brianzoli e un gol. al 75′ karlstrom recupera Wynn pallone nella propria metà campo e lancia Lucca il quale fa due passi e calcia forte e angolato. E il suo undicesimo gol e il pareggio. L’attaccante non si fermerà qui, ma all’80’ e al 85′ di testa manda il pallone di poco fuori dai pali. L’Udinese sembra in grado di vincere comunque la partita ma al 90′ Keita Bnalde si fa trovare tutto solo a due passi da Okoye e lo batte facilmente.
Una brutta vittoria per l’Udinese nella sua “casa”, Il direttore tecnico Nanni ricorda a tutti che “il bilancio dell’annata è positivo, i traguardi fissati a inizio anno raggiunti facilmente, sono stati valorizzati molti giovani”. “Un anno di transizione – concluse Nanni – che ci insegnerà molto, analizzeremo gli alti e bassi registrati nel campionato, ma anche le cose positive. l’intento della società è alzare il livello delle ambizioni e degli obiettivi”.