Vai al contenuto

L’Udinese restituisce il 3 a 2 al Venezia

  • 4 min read
La formazione dell’Udinese scesa in campo contro il Venezia

di Umberto Sarcinelli – Cinque gol, come all’andata. Udinese in vantaggio di due gol, come all’andata. Venezia che rimonta due gol, come all’andata. Il finale, invece, è invertito, a segnare il 3 a 2 è l’Udinese e il Bluenergy Stadium esplode in un urlo liberatorio. La squadra di Runjaic dove vincere davanti al suo pubblico, dopo due sconfitte, dopo alcune polemiche nascenti  pretestuose su moduli e schemi, nonostante una classifica molto positiva e un mercato che sta rafforzando il gruppo.

E’ stata una partita intensa, dominata dalla tensione  perché considerata forse come fosse più decisiva di quanto la classifica alla ventiseiesima giornata potesse mettere in evidenza. Runjaic, senza avere a disposizione Karlstrom, squalificato, sceglie una soluzione inedita, confermando Lucca al centro dell’attacco e mettendogli a fianco Thauvin e Sanchez, in un apparente tridente. Infatti il centrocampo a due viene rinforzato dagli arretramenti del francese, mentre Sanchez galleggia sulla sinistra alle spalle del centravanti. Lovric e Payero sono costretti a un super impegno, anche se Ekkalerkam fa filtro davanti a loro, coprendo la zona dove Sanchez non riesce a difendere. Tensione, si diceva, soprattutto da parte bianconera e nervosismo che in campo si trasforma in errori e imprecisioni.

Di Francesco è senza il suo centravanti titolare ormai approdato a altri lidi e sceglie un attacco0 di movimento, condomini veloci, ma manca sempre l’ultimo passaggio, quello diviso, manca anche un po’ della sfrontatezza che sarebbe necessaria per affrontare con serenità le partite. E deve pure fare a mano del portiere Stankovic, che al 18′, dopo non rinvio, si accascia tenendosi la gamba sinistra. Entra in campo Joronen e si vedrà nella ripresa la differenza. Già, il secondo tempo. Runjaic conferma la formazione, ma dà precise indicazioni e soprattutto toglie alla squadra tensione e paure. L’Udinese che rientra in campo è dominante, determinata, aggressiva. In sei minuti va in vantaggio di due reti. Inizia Lucca, al 2′ quando sul cross di Tamara Joronen sbaglia uscito e lui, sul secondo palo, non a difficoltà a mettere il pallone in gol con il piede. . Quattro minuti dopo ancora Joronen esce a vuoto lasciando il pallone cadere a centrare. Il più lesto è Lovric che infila un diagonale preciso.

Uno dei razzi gettati in campo dagli ultras veneziani

Sul doppio vantaggio l’Udinese insiste nella pressione, sfiora il terzo gol in un paio di occasioni, pressa il Venezia nella sua metà campo, ritrova vigore e sicurezza. Venti minuti di dominio, ma la punizione di  Nicolussi Caviglia è  come una valvola che toglie la pressione sfiatando e svuotando: si infila sull’angolino alla destra di Sava. Un tiro preciso, imprevedibile e imparabile. Il Venezia accorcia lo svantaggio e si rimette in partita per ottenere il suo obiettivo di tornare in laguna con almeno un punto. L’Udinese sembra reagire, ma il gol incassato sgonfia la pressione sugli avversari e stordisce; così, al 33′ da un calcio d’angolo  il pallone supera tutti e sembra finire solo fondo, ma Gytkjaer (subentrato a Oristanio) ci mette il piede: pareggio.

L’Udinese non sbanda ma reagisce, in campo ci sono0 forze fresche come Bravo, Atta e Pafundi e sono loro a portare nuove energie e entusiasmo. Al 40′ Pafundi innesca Solet che si produce in uno slalom in area lasciando attoniti i difensori veneziani e toccando per Bravo. Il giovane spagnolo si avventa e di esterno destro batte Joronen. Tripudio sugli spalti e in campo.

E’ stata una partita giocata con intensità e cuore dalle due squadre, con due tifoserie che si so0no insultate a vicenda dal primo all’ultimo minuto, rovinando una bello spettacolo con due razzi lanciati in campo che non potranno non avere conseguenze per la società ospite.

Cliccando qui sopra per inviare questo modulo, sei consapevole e accetti che le informazioni che hai fornito verranno trasferite a AlpeAdriaSport.it per il trattamento conformemente alle loro condizioni d'uso.

Leggi la nostra Informativa sulla privacy per avere maggiori informazioni.

Skip to content