
di Umberto Sarcinelli – L’Udinese finisce il suo campionato battuta in casa dalla Fiorentina che così conquista la partecipazione alla Conference League finendo alla pari con la Lazio, ma in vantaggio con gli scontri diretti. Battuta ma non sconfitta un’Udinese che voleva dare una soddisfazione ai suoi tifosi dopo un campionato nel quale sono stati raggiunti tutti gli obiettivi dichiarati a inizio stagione. Se i bianconeri non sono riusciti a regalare ai propri stupendi tifosi la vittoria hanno comunque lasciato in loro l’orgoglio di tifare una squadra mai doma che in dieci uomini dal 39′ del primo tempo per un discutibile doppio giallo a Bjiol è riuscita a reggere l’urto dei motivatissimi viola che in dieci minuti all’inizio del secondo tempo erano andati in vantaggio, raggiungendo il pareggio al 60′ con Kabasele. Poi, all’82’ la deviazione di Zemura su un tiro di Kean ha reso vana l’abnegazione dei ragazzi di Runjaic, regalando alla Fiorentina un altro passaporto europeo.
La partita era cominciata molto bene per i friulani; Runjaic ha offerto al pubblico Sanchez a fianco di Lucca, con Bijol terzino destro e Kabasele centrale. Subito un pressing che ha costretto la Viola in affanno, poi al 26′ il gol, il dodicesimo, di Lucca con un tiro da vero centravanti su invito di Solet. Al 39′ l’episodio che ha segnato la partita: Bjiol scatta in avanti su un pallone lanciato in profondità, Ranieri parte a contenderlo, lo sloveno si getta in scivolata e anticipa di un metro il difensore che poi frana sul bianconero. L’arbitro estrae immediatamente il giallo e contemporaneamente il rosso perché Bjiol era già stato ammonito (un cartellino molto, ma molto dubbio). Una decisione che ha avuto conseguenze non solo sulla partita ma anche sulla corsa della Lazio alla Conference league. Lo stesso episodio è accaduto nell’area Udinese se nella ripresa, con Beltran che, già ammonito, ha vistosamente trattenuto per la maglia un difensore udinese a tre metri dall’arbitro Marcenaro.
L’Udinese in dieci non demorde, ma deve subire l’uomo in meno. Entrano Zarraga, Davis, Bravo debutta in serie A Palma, classe 2008. Poi all’81’ Davis viene ben lanciato da Karlstrom, punta Ranieri e si presenta davanti alla porta, ma Mari riesce a deviare; sul contropiede Kean trova, invece, la deviazione vincente di Zemura. Il calcio è anche questione di fortuna.
Dopo la partita il direttore generale Nanni sente il dovere di intervenire sull’episodio che ha deciso la partita: “Volevamo regalare una vittoria per il compleanno di Giampaolo Pozzo, ma l’Udinese non ha la visibilità e il potere delle grandi squadre e è stata danneggiata. Penso che alla Lazio siano anche loro un po’ arrabbiati”.